Omicidio degli Erzelli – reality del terrore nel ponente genovese

“Omicidio agli Erzelli” è il titolo di un romanzo giallo scritto dal duo Max Mauceri e Andrea Casazza.
L’ambientazione è quella della collina degli Erzelli di un po’ di anni fa, dove erano di casa i depositi di container e il continuo via vai di motrici che andavano a caricare o scaricare i container . Di sera e di notte la collina si animava per incontri occasionali a pagamento e per traffici di varia natura. Insomma, se non un girone infernale sicuramente la sua anticamera.

Nel tentativo di riqualificare quella porzione di territorio del Municipio del Medio ponente c’è, al di là di alcuni tentativi più o meno speculativi, un’idea per il futuro di quella che fu una vocazione del ponente genovese e delle sue industrie.

In questa visione di un futuro per la città, il polo tecnologico era il fulcro per i nuovi spazi e per una nuova concezione anche dell’industria nella nostra città.
La stessa facoltà di ingegneria dovrebbe arricchire il patrimonio umano e culturale di quest’area.

Una parte di quel progetto è stato realizzato, sfrattati i container e sistemati gli sbancamenti che erano serviti per i riempimenti aereoportuali prende, anche se lentamente, forma il parco degli Erzelli con l’insediamento di aziende Hi Tech e il più che motivato desiderio di dare gambe a quel progetto che darebbe nuova linfa al ponente genovese e non solo.

Altra aspettativa che si è generata è la dislocazione in quelle aeree dell’ospedale del ponente che, sulla base della legge Balduzzi, avrebbe dovuto riequilibrare il numero di posti letto rispetto agli abitanti che vede questa porzione di città molto penalizzata.

Con l’emergenza Covid, abbiamo potuto constatare come un ospedale con DEA di secondo livello, non può essere più una promessa o un desiderio ma una improrogabile necessità proprio per il mantenimento del diritto di accesso alle cure e alla salute da parte di tutti i cittadini. Quelli del ponente genovese compresi.

L’attuale amministrazione comunale evidentemente non solo non condivide l’elaborazione di anni che porta al parco degli Erzelli, ma cerca di ipotecarne la storia futura, e parafrasando il romanzo di Mauceri e Casazza, si appresta a scrivere “Omicidio degli Erzelli” a firma Bucci e Piciocchi, con la volontà di riportare su quella collina un deposito di TIR.

Noi sestresi, conosciamo bene il termine “provvisorio”, tanto da affermare senza possibilità di smentita che non c’è niente di più definitivo di un’opera provvisoria in quel del ponente genovese. Scarpino docet!

Questa provvisorietà si sposa in modo indissolubile alla mancata realizzazione dell’ospedale del ponente, che con le dismissioni di vari servizi resi al territorio dall’ospedale di Sestri Antero Micone pone una popolazione, che da Cogoleto arriva a Sampierdarena, in una difficoltà e precarietà dal punto di vista sanitario inaccettabile.

Sulla proposta del parcheggio agli Erzelli non esiste possibilità di mediazione o possibilità di mozioni che “addolciscano” il boccone amaro.

Abbiamo già dato! E purtroppo stiamo continuando a dare per le inefficienze altrui e per giochetti che evidentemente traguardano le elezioni comunali del prossimo anno.

La nostra priorità è e resterà l’ospedale del ponente e la riattivazione dei servizi territoriali della sanità

Egregi amministratori, il vostro reality dell’orrore, non lo faremo passare, i tempi delle servitù tossiche a ponente è terminato.

Loris

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